“Il primo amore non si scorda mai” ed è proprio vero! Ma in questo caso, a noi piace cambiare e dire che “il primo progetto non si scorda mai”: una concentrato di emozioni, esperienze, cultura e confronto.
Il giorno della partenza è stato uno dei più intensi. Tutti con le stesse paure ed aspettative, l’imbarazzo e la sorpresa nel guardarci e scrutarci per la prima volta.
Nonostante l’arrivo in tarda serata, eravamo carichi ed emozionati a vedere tutti quei giovani di culture e lingue diverse stare insieme e divertirsi come una grande famiglia (e le vere attività dovevano ancora iniziare!).
Nonostante l’arrivo in tarda serata, eravamo carichi ed emozionati a vedere tutti quei giovani di culture e lingue diverse stare insieme e divertirsi come una grande famiglia (e le vere attività dovevano ancora iniziare!).
Il primo giorno eravamo ognuno nei propri gruppi senza riuscire ad esporci troppo, ma le attività in programma ci hanno permesso di rompere il ghiaccio ed ogni barriera è stata abbattuta!
Ci risulta piuttosto difficile stilare una classifica di quale attività sia stata la più interessante, erano tutte mirate allo scambio, alla conoscenza e soprattutto alla sensibilizzazione. La multiculturalità e la sana curiosità erano padrone nei cerchi che ogni giorno formavamo, sempre pronti a metterci in gioco.
I momenti liberi nelle giornate erano veramente pochi, ma la stanchezza non è mai riuscita ad intaccare la voglia e la felicità che avevamo nello stare insieme. Abbiamo anche avuto la possibilità di immergerci nella cultura greca attraverso alcuni giochi che avevano luogo nella città che ci ospitava, chiedendo ai locali alcune informazioni e soprattutto toccando con mano quella che è la routine di un ellenico.
Le serate culturali erano uno dei momenti più attesi del giorno, quelli con più lavoro alle spalle. Noi italiani, naturalmente, abbiamo portato una ventata del Bel Paese con una focaccia barese (impastata dalle nostre stesse mani) e con dolci tipici; abbiamo inoltre spiegato il “complesso meccanismo” di gesti che accompagna la nostra parlata ed è stata una delle cose migliori vedere croati, svedesi, slovacchi, spagnoli e greci parlare e gesticolare proprio come noi negli ultimi giorni.
È impossibile esprimere la profondità e la sincerità dei rapporti che si sono creati in una sola settimana, una grande famiglia che si univa ogni giorno di più.