Questo progetto è stato una bella avventura.
In 6 giorni abbiamo parlato di tematiche che mi stanno a cuore e che sono vicine a tutti noi; ascoltando i racconti di chi ha più esperienza di me. Il fatto è questo: può capitare a chiunque di decidere di cambiare paese, di abbandonare la propria terra, perciò meglio essere informati sui diritti che potremmo avere e sui sistemi di vari paesi accoglienti.
A me è piaciuto molto il modo in cui abbiamo lavorato che consiste nel cercare da sé informazioni su una tematica e poi esporle tramite una mappa al gruppo.
In particolare abbiamo parlato di Paralegals: come una comunità possa migliorare il suo stato grazie a persone pari ad essa che vengono istruite da avvocati, psicologi, medici ecc per poter riportare queste conoscenze alla comunità e a favore di essa.
Inoltre é stato argomento di dibattito anche la differenza di genere che al 90% ribalta i risultati di un litigio e dell’opinione degli altri.
Ma non è finita qui: ci siamo anche divertiti tanto! La città di Antalya è molto turistica, sul mare, con 20°, cosa si può desiderare di più? Grazie agli organizzatori del viaggio abbiamo avuto del tempo libero per scoprirla di più e per godercela.
Una magnifica esperienza, che mi rimarrà nel cuore.
Ebbene sì, questo progetto è stato una vera e propria scoperta!
Prima di un viaggio, di una nuova esperienza, si hanno sempre dei pregiudizi o dei preconcetti che influenzano il nostro modo di pensare e agire. Proprio il “pregiudizio” è stato uno dei temi trattati durante il training, attraverso attività e discussioni ci siamo resi conto che è quasi inevitabile averne ma l’importante è saperlo riconoscere e saperli superare, vedere oltre. Ed è proprio quello che è successo a me in Turchia: ho scoperto un paese nuovo, che non conoscevo, e su cui mi sono piacevolmente ricreduta.
Credo che l’intera atmosfera, il training in sé, il team, la location ha contribuito a scolpire nel mio cuore un’indelebile e piacevole ricordo di questo meraviglioso Paese!