Per la prima volta Orta Nova ospiterà due volontarie internazionali grazie al programma della Commissione Europea chiamato “Corpo Europeo di Solidarietà”. Si tratta del progetto “European Young ESCapists” a cura dell’Associazione Beyond Borders. Il 5 agosto due giovani volontarie, Vaida e Sümeyye, rispettivamente provenienti dalla Lituania e dalla Turchia sono arrivate ad Orta Nova e, dopo aver terminato il loro periodo (14 giorni) di quarantena fiduciaria, si immergeranno nella vita locale della città per 10 mesi. Il loro ruolo è quello di collaborare con l’associazione Beyond Borders nel loro lavoro di organizzazione di progetti Europei e attività, eventi locali e internazionali volte a sensibilizzare la comunità locale in diversi ambiti sociali. Dopo numerose attività internazionali e scambi giovanili organizzati ad Orta Nova da parte dell’Associazione Beyond Borders ed i suoi partner, per la prima volta i coordinatori sono orgogliosi di impegnarsi in un progetto a lungo termine, che avrà un ancora più forte impatto sul paese portando grandi novità nella vita quotidiana dei suoi cittadini, giovani e non solo. Le volontarie si impegneranno inoltre a contribuire con le loro esperienze e abilità supportando anche altre realtà associative locali, le scuole e tutta la comunità.
Sümeyye ha 24 anni, è laureata in Lingua e Letteratura Italiana all’Università di Istanbul, in Turchia. Nonostante questa sia la prima volta all’estero per Sümeyye, è già innamorata della cultura italiana e soprattutto locale, ed è pronta a vivere quest’avventura: “Credo che sebbene abbiamo un bagaglio cultuale molto diverso e proveniamo da paesi diversi, abbiamo problemi e ideali comuni, che possono unirci per raggiungere gli stessi obiettivi”.
Vaida ha 27 anni, ha una laurea magistrale in Comunicazione della Società Creativa e prima di entrare a far parte del team ha lavorato come Planning Manager in una società di organizzazione di eventi per 4 anni. Inoltre, ha studiato e svolto diversi tirocini all’estero (Spagna, Portogallo, Francia). Vaida crede fortemente nel significato dell’esperienza internazionale: “Ogni Paese ha la sua bellezza e niente può renderti più ricco della capacità di percepirla”.
“European Young ESCapists” è il primo progetto di volontariato dell’Associazione Beyond Borders. Il progetto copre le seguenti aree e tematiche: lavoro con i giovani, cittadinanza e partecipazione democratica, cultura, progetti europei e internazionali, istruzione e formazione, identità e valori europei, sviluppo di competenze e abilità chiave, comunicazione e divulgazione.
“Il progetto “European Young ESCapists” è nato dalla nostra idea e motivazione di entrare in azione nel programma Corpo Europeo di Solidarietà dopo averlo preparato e sognato a lungo. Abbiamo anche scelto il titolo del progetto data l’inflessione della parola “ESCapists” che può significare “sognatori” e allo stesso tempo include le lettere “ESC” che rappresentano la sigla in inglese del Corpo Europeo di Solidarietà.” – dichiarano i coordinatori dell’associazione Beyond Borders.
L’idea del progetto è quella di ospitare i volontari internazionali nella comunità locale e creare opportunità per tutte le persone che saranno coinvolte: la comunità locale e specialmente i giovani. Le volontarie nell’ambito di questo progetto promuoveranno il volontariato, la solidarietà, l’inclusione, la partecipazione e le pari opportunità. Inoltre, i giovani coinvolti dalle attività organizzate nel corso dei 10 mesi saranno più interessati all’apprendimento interculturale, alle lingue straniere, e a partecipare a loro volta nei programmi europei.
“Come coordinatori ci poniamo l’obiettivo di creare opportunità d’apprendimento interculturale in un mondo che ha visto nell’ultimo periodo cambiamenti talmente repentini da far dimenticare alla comunità locale e nazionale quanto sia importante il valore della solidarietà e del volontariato in ogni sua forma.” – dichiarano i coordinatori dell’associazione – “Inoltre, è nostro desiderio donare al nostro territorio, ovvero quello dei 5 Reali Siti, l’opportunità di immergersi in una meravigliosa esperienza per 10 mesi di scambio interculturale. Data le difficoltà nel viaggiare all’estero in questo momento storico, attraverso questo progetto possiamo creare l’occasione di confrontarsi con un pezzettino di mondo senza dover andare lontano. Un antico proverbio locale dice “L’America sta a Orta Nova”, ma in effetti sarebbe più corretto dire “L’Europa sta a Orta Nova” e non se ne vuole andare.”