“La bellezza di questo mondo consiste nella diversità della sua gente”
Non so chi sia l’autore di questa citazione ma questa citazione nasconde dietro di sé un significato importante che oggi giorno la società sembra cercare di voler nascondere. Il mondo è un mosaico di gente appartenente a diverse culture e contesti religiosi differenti; ognuno con differenti sfaccettature, differenti metodi di affrontare questo percorso che si chiama vita, differenti percezioni e modi di pensare. Alla fine, siamo tutti quanti figli di un percorso che ha plasmato ciò che oggi siamo e queste diversità sono le fondamenta della nostra crescita.
Tu ti chiederai cosa c’entra tutto ciò con Erasmus+… centra eccome, perché è il principio sul quale si fonda! Questo genere di progetti ti permette di scoprire le similarità che accomunano noi esseri umani e ti permette di apprezzare le differenze che ci distinguono e sono proprio quest’ultime che ti aiutano a identificare il tuo vero valore.
Una volta che ci sei dentro non ne esci più fuori… questo è ciò che significa Erasmus+ per me.
Il protagonista sei tu, è un percorso che ti aiuta a scoprire te stesso, ti valorizza e ti permette di vedere il mondo da un punto di vista differente e inizi a renderti conto che esistono diverse realtà al di fuori di quella cella che chiami casa. Ti si aprono gli occhi e la mente, senti di essere in grado di avere un’opinione concreta e di fare parte di una comunità più grande nella quale tu conti, perché non vieni giudicato in base a ciò che hai ma invece vieni motivato ad esprimere il tuo potenziale.
Fin da piccoli, infatti, ci viene insegnato che c’è una sola possibile soluzione per risolvere un dato problema, ma ciò che non ci viene insegnato e che ci sono miliardi di metodi per poter raggiungere lo stesso risultato e ogni persona ha un approccio differente nell’affrontare un determinato problema. La scuola soffoca la nostra creatività e la nostra capacità di pensiero indipendente e critico non ci permette di vedere oltre il nostro naso.
Erasmus+ tratta differenti problematiche della comunità tramite l’educazione non formale che, in poche parole, è un genere di educazione che ti permette di svagare liberamente.
In Slovacchia abbiamo rappresentato vari problemi della società (come migrazione, senzatetto, dipendenza dalla tecnologia) utilizzando la fotografia come strumento. Semplicemente con un telefono puoi spiegare tante cose. Con un’immagine puoi esprimere sentimenti, pensieri e addirittura trasmettere messaggi.
Sono tornato a casa pieno di idee che voglio sviluppare non per trarne dei benefici personali ma per migliorare l’ambiente che mi circonda… ed è forse proprio questo il potere di Erasmus: non sei più un individuo ma un cittadino del mondo.