Dal 19 al 29 aprile io e altri 7 ragazzi da diverse parti d’Italia abbiamo avuto la possibilità di partecipare a questo Youth Exchange in Romania (Vatra Dornei) sul tema della cittadinanza attiva, coinvolgimento nei processi democratici, e sul come sviluppare competenze civiche e sociali per assumere un ruolo civico attivo.
Durante tutta la durata del progetto abbiamo partecipato a workshop, attività, giochi e dialoghi su come questo tema sia presente nei diversi paesi partecipanti (Italia, Croazia, Romania, Repubblica Ceca, Grecia e Portogallo). Abbiamo esplorato tutte le diverse sfaccettature dei nostri paesi per poterne cogliere i pro e i contro e capire come poter migliorare i punti deboli e poter migliorare sempre di più i lati buoni.
Uno degli elementi chiave di questo scambio è stata la promozione del coinvolgimento attivo nei processi democratici. Abbiamo esplorato le diverse forme di partecipazione, dall’attivismo online alla partecipazione alle elezioni, scoprendo il potere che hanno nel cambiare il futuro della propria comunità e del proprio paese.
Gli organizzatori ci hanno dato l’opportunità di fare volontariato passando una mattinata in una scuola di primo grado a Vatra Dornei dove divisi in gruppi abbiamo avuto del tempo da passare con bambini di 6 anni fino a ragazzi di 13 per poterli insegnarli e mostragli le nostre culture e poter giocare con loro facendo un po’ il ruolo da insegnanti.
Abbiamo riflettuto sui nostri obiettivi e pensieri e su come possiamo trasformali in azioni concrete nella nostra vita quotidiana. Abbiamo imparato che essere cittadini attivi non significa solo votare alle elezioni, ma anche essere responsabili nei confronti degli altri e dell’ambiente che li circonda.
Menzionando anche le diverse escursioni avute alla scoperta della regione rumena Bucovina dove abbiamo fatto escursionismo, visitato i diversi paesini tipici e conosciuto a fondo la cultura rumena, spostandoci tra i vari santuari ortodossi presenti nella magnifica regione e ammirando i paesaggi mozzafiato che la regione ha da offrire.
Tutto ciò è stato accompagnato da notti interculturali dove ogni paese ha presentato agli altri la propria cultura, cibo, balli e giochi, e anche questo è un modo per poter connettere le persone, le diverse culture e renderci un giorno tutto più uniti.
Ringrazio profondamente Erasmus+ per darmi questa opportunità unica dove si possono creare amicizie uniche, creare ricordi indelebili ed imparare cose che nessun altra cosa al mondo potrebbe mai insegnarti.
Ed un altro ringraziamento speciale a BeyondBorders, all’organizzazione ospitante Rumena e al mio meraviglioso team italiano che mi ha accompagnato durante tutta la durata del viaggio.
“Involve to Solve” è uno scambio giovanile internazionale finanziato attraverso il programma Erasmus+ dell’UE nell’ambito di un partenariato di sei associazioni provenienti da Romania, Italia, Grecia, Repubblica Ceca, Portogallo e Croazia.
Lo scopo del progetto è quello di stimolare atteggiamenti di cittadinanza attiva tra i giovani, motivare il loro coinvolgimento in giovani, motivare il loro coinvolgimento nei processi democratici e promuovere comportamenti responsabili, con i seguenti obiettivi:
- Sviluppare le competenze civiche e sociali necessarie per assumere un ruolo civico attivo dei 48 partecipanti, perpetuando questi atteggiamenti nella comunità attraverso laboratori sulla cittadinanza attiva.
- Rafforzare la fiducia dei giovani e incoraggiarli a esprimere le loro attitudini civiche attraverso la creazione e la promozione di contenuti online – la pagina “Involve to Solve” e 4 video motivazionali.
- Stimolare lo spirito propositivo e l’iniziativa dei partecipanti aiutandoli a individuare e a impegnarsi in almeno un’attività di volontariato in ogni Paese.
Nel corso del progetto, affronteremo temi rilevanti per i giovani, come i diritti umani, i valori e le istituzioni democratiche, l’accesso equo alle risorse e le questioni ambientali.
Questo progetto è finanziato dall’Unione europea. I punti di vista e le opinioni espresse sono tuttavia esclusivamente quelli degli autori e non riflettono necessariamente quelli dell’Unione Europea o dell’Agenzia esecutiva europea per l’istruzione e la cultura (EACEA). Né l’Unione Europea né l’EACEA possono essere ritenute responsabili.