L’esperienza del Training Course “Ni-Ni Yo-Yo: Youth Trajectories and Dilemma of Social Welfare Systems in Southern Europe” ha dato una voce ai giovani dell’Europa meridionale. In una opinione comune che dipinge i giovani come troppo pigri per lavorare o andare a vivere da soli e lasciare le proprie famiglie, e in cui della gioventù parla chiunque tranne che le ragazze ed i ragazzi stessi, ad Alcalá la Real ci è finalmente stato chiesto quali fossero le nostre opinioni. Come vivono i giovani in Italia, in Portogallo, in Turchia, in Grecia, in Spagna? Ma soprattutto: chi sono i giovani di questi paesi?
Abbiamo condiviso le nostre esperienze, difficoltà ed abitudini, abbiamo storto il naso davanti ad opinioni diverse dalle nostre per poi pensare un attimo dopo che forse erano le nostre convinzioni ad essere troppo rigide. Abbiamo mescolato i nostri pensieri ed i nostri valori rivalutandoli e mettendoli in discussione, ed abbiamo dovuto riflettere sulle nostre realtà, ma trovando sempre uno spazio non giudicante e comprensivo.
Le attività diversificate del Training, affrontate attraverso un tipo di educazione non formale, hanno spaziato da giochi apparentemente finalizzati solo allo svago, ma che alla fine rivelavano delle riflessioni sulla marginalizzazione e il potere, a lavori di gruppo finalizzati a riflettere ed aumentare la consapevolezza sui diritti dei cittadini, sul ruolo dei governi, dei media e delle organizzazioni non governative. Attraverso simulazioni e giochi di ruolo abbiamo compreso quanto questi attori siano intersecati tra loro al fine di assicurare il rispetto dei diritti civili, politici e sociali delle comunità.
La combinazione dello stringere amicizie in un ambiente multiculturale e riflettere allo stesso tempo sulle diverse realtà e opportunità dei nostri paesi mi ha fatto rendere conto di quanto politica sia la condizione della gioventù nel sud Europa, traendone una ricchezza sia culturale che emotiva.