“Il mondo ha cambiato frequenza”
Non ricordo più il suono della mia sveglia. Avete presente quella fastidiosa suoneria del telefono che vi martella il cervello di prima mattina? …Ecco sto parlando proprio quella. Dal 23 febbraio le giornate iniziano con i timidi raggi del sole, che filtrano dalle inferriate delle finestre.
Non ci sono suoni, niente porte che sbattono, nessuna voce dei vicini che urla “Facciamo tardi, muoviti!”. Le giornate iniziano “”insonorizzate””. Il “Nord Italia”, dove vivo, è la zona che fattura e che non si ferma mai, ma ora ha improvvisamente messo il freno a mano. Più passano i giorni trascorsi tra le mura di casa, più ti ritrovi a (ri)scoprire quei piccoli dettagli che nella vita quotidiana non avresti mai notato. Ho sempre avuto quella presa sotto il tavolo della cucina? Da quando il canale 20 della tv fa sto programma figo? Ma questa tazza colorata da dove salta fuori? Mamma mia come sono bravo in cucina!!!
Inizi a fare i conti con una nuova realtà, il mondo non si è fermato, ha semplicemente cambiato frequenza come nelle radio, da FM ad AM, o Criptato nel mio caso (frequenza militare). Gli italiani sono improvvisamente diventati concorrenti di un Grande Fratello a reti unificate, dove le telecamere in casa sono state sostituite da quelle dei nostri smartphone e laptop, mentre le puntate in diretta non sono più in tv ma su Facetime, Skype, Zoom ed Instagram; dirette su dirette dove conosci la quotidianità dei personaggi famosi ma anche di gente normale.
Comunque questo Covid 19 è a tutti gli effetti una guerra, con la differenza che di colpo siamo tutti il possibile nemico, non fa sconti a nessuno.
E’ come un proiettile che ti colpisce, non senti il colpo, perchè il proiettile arriva prima, il suono dopo (scusate per le metafore militari). Siamo abituati al contatto umano, a vivere nel caos circondati da persone che ruotano intorno a noi come i pianeti con il sole. Se c’è una buona notizia, che può consolarci, è che quegli stessi pianeti non hanno smesso di girare, semplicemente oscillano ad un metro di distanza l’uno dall’altro (DPCM del 23 febbraio).”
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