Ciao! Zdravo! Labas! Salut!
Salve, siamo quattro ragazze che partecipano al progetto Erasmus+ Youth Exchange “Fight Hate With Art” a Chimay, Belgio, a Novembre 2019.
Questo progetto nasce in Italia, con l’organizzazione Beyond Borders che propone progetti per affrontare varie tematiche sociali. Kom08, un’organizzazione serba, ha in progetto un’iniziativa per combattere le varie forme d’odio e aumentare la consapevolezza delle conseguenze. Perciò Serbia e Italia hanno iniziato a collaborare insieme in vari progetti. Essi cercano sempre di includere Nazioni con esperienza in merito, per rendere i progetti più interessanti, per conoscere a proposito delle situazioni in ogni Nazione e fermare i pregiudizi.
Il progetto si svolge ogni volta con cinque Nazioni diverse in base alle tematiche che verranno affrontate, in questo progetto le Nazioni scelte sono state: Italia, Francia, Lituania, Serbia e appunto, il Belgio. Queste sono accomunate da una forma simile di “hate speech” ovvero discorsi di incitamento all’odio che hanno differenti origini e cause.
Negli scambi, viene utilizzata un’educazione non formale, per far imparare ad ognuno l’inclusione dell’altro. Per questo vi sono molte attività: dibattiti, visite guidate in città, giochi collettivi e molte altre attività artistiche e divertenti perché crediamo che esso ha molto impatto su di noi per cercare attenzione, invitare al dibattito, alla riflessione…
Nel progetto “Fight Hate With Art” abbiamo analizzato cosa significa “hate speech”. C’è una descrizione ufficiale scritta nel Consiglio d’Europa ma qui a Chimay si è parlato molto di ciò che significa “hate speech” per ognuno dei partecipanti.
In tutte le Nazioni partecipanti ci sono forme simili di discriminazione che hanno differenti origini e cause. In alcuni Paesi le discriminazioni hanno origini storiche, in altre solo per l’ignoranza delle persone che lo abitano. Alcune di queste però hanno leggi che lo regolano anche se non sempre aiutano a fermare le brutte cose che purtroppo succedono spesso.
Il progetto “Fight Hate With Art” ha dato vita all’osservazione dell’aumento dell’odio e della violenza che si è diffuso nella nostra vita quotidiana, nei media pubblici e sui social media. Ha dato ai partecipanti uno spazio sicuro e l’opportunità di mettere in discussione e discutere su ciò che la cronaca attuale hanno avuto influenza su questo argomento. La terminologia dello “hate speech” è abbastanza recente nella nostra società, quindi il progetto mirava a comprendere i confini di questo fenomeno e scoprire i gruppi e gli individui colpiti.
L’obiettivo del progetto era quello di stimolare la creatività e ispirare i partecipanti a condividere le loro osservazioni sull’argomento nella loro forma d’arte preferita. L’opera d’arte prodotta deve essere presentata in pubblico per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’incitamento all’odio. In futuro gli organizzatori sperano di avere maggiori opportunità di diffondere la causa nelle comunità locali e tra i bambini presentando la questione nelle scuole e nelle organizzazioni giovanili. È importante educare la società a vedere il cambiamento, quindi speriamo che il progetto “Fight Hate With Art” ispiri molti altri a partecipare.
Speriamo che i partecipanti del “Fight Hate With Art” abbiano imparato cos’è lo “hate speech” e che ora saranno in grado di diffondere la consapevolezza dei suoi effetti non solo nei loro Paesi, ma anche nel mondo virtuale.