Mentre preparo la valigia mio padre mi guarda, ed esausto mi dice “un’altra volta?”, come molte persone anche lui pensa che i progetti Erasmus+ siano una cosa inutile, io so che parto con una valigia piena di speranze, e che fra una settimana la riempirò di nuove amicizie, esperienze e forse qualcos’altro.
So che ci saranno nuovi amici d’ora in poi nella mia vita, non conosco solo le loro facce, e di facce ne dovrò ricordare tante… arrivo tardi a Thessaloníki, non conosco il resto del gruppo italiano, ho un appuntamento con il gruppo in arrivo dall’Inghilterra, sono lì in un angolo con le loro chips e il loro accento soo british…
È stata una settimana molto intensa tra workshop, progetti, giochi attività di gruppo, confronti. Il cardine principale è stato lo stesso tema del progetto, “building europe” abbiamo discusso tra di noi sugli obiettivi e gli aspetti fondamentali dell’UE, sui diritti dei suoi membri, sulla situazione politica o economica di ciascun paese, utilizzando metodi alternativi, non formali, diversi dalla solita lezione dove tutti possono dire la loro tra amici, avendo la possibilità di migliorare il nostro inglese.
E se questo non basta oltre le varie attività organizzate, abbiamo sfruttato il nostro tempo libero per visitare Thessaloníki e Nea Kallikrateia, di divertirci nelle serate interculturali, il karaoke e i balli, e di fare amicizia col mitico Dino giù al bar.
È passata una settimana e in aeroporto mi accorgo che la valigia è troppo stretta…