Il racconto di Celeste
Here I am, coming back from one of the most memorable weeks. Yes, it ended but I hope there will be other experiences like this, although each one is unique because of the people you are meeting. Actually, when my friends asked me ‘ Hey, how was your holiday in Greece?’, well I reply -‘ It was not a holiday, but an experience, and it’s been amazing.
‘Even if I have already took part in similar projects at the high school, it’s been totally different for me. You have namely to talk about a topic involving all countries, Poverty in the Eurozone.
Everybody has a common opinion about it with many little additional infos according to the national context where people come from. You make efforts to get a cross -cultural understanding, to overcome cliches and go ‘Beyond Borders’ . I am speaking of a unique experience because you can visit new places whenever you want, but you become aware of the real taste of your trip by discovering new things with other people ,their different cultures and points of view.. Everything becomes special because you are in an unusual context, you have to express yourself in another language, you have to explain what is obvious in your own culture but not in the others … and it’s wonderful as you can see that feeling of surprise and support at the same time. Before leaving I said to myself-‘ I wish I could share my emotions with people.’ And so I did.
Sharing is caring and such unforgettable experiences are like bricks building blocks of your life. Thanks for everything Beyond Bordersnd see you soon 🙂
Il racconto di Teresiana
Psicologi affermano che, se si pensa ad un ricordo, la mente riporti alla luce gli ultimi momenti che lo caratterizzano per poi andare temporalmente a ritroso. Ecco, se penso allo Youth Exchange “Beating the poverty in Eurozone”, il primo pensiero che riaffiora è: CHE FIATONE!
Nel viaggio di ritorno, infatti, io e il mio amico Rocco per non perdere il Flixbus diretto in Puglia viviamo una catena di sfortunati eventi che ci costringono a districarci in fretta e furia dalla matassa dell’aeroporto e della metro di Roma che Tom Cruise in Mission Impossible può solo stare muto! P.S. Rocco sappi che il kebab ingurgitato in 13 min davanti alla stazione Termini l’ho digerito solo 24 ore dopo. Subito a ritroso nella mia mente, come un film in rewind, vedo scorrere immagini e volti accompagnati da un soundtrack di odori e sapori che difficilmente dimenticherò…
CALDO. Tanto caldo. E’ questo il mio primo pensiero una volta atterrata ad Atene! I 27° mi avvolgono e il sapore di estate mi mette subito di ottimo umore!
Ricordo perfettamente l’incontro con i miei connazionali e il calore e l’accoglienza della mia terra mi abbracciano seppur con accenti diversi.
Il viaggio e la prima notte a Nafplio sono offuscati nella mia mente, la stanchezza la faceva da padrone, nitida solo una voce di donna che ripete ” Madòòòòò che bello veramente questo gruppo italiano, mi piace proprio!”, voce di Irena, l’organizzatrice greca del progetto, il cui ricordo mi stampa un sorriso sincero sulle labbra.
Dal mattino seguente.. l’avventura ha avuto inizio! Workshops, ice breaking games, energizers, attività di team building, presentazioni, flashmob, dibattiti, si avvicendano durante tutta la settimana, ma sono i rapporti umani che più hanno marchiato questa esperienza sulla mia pelle. Vividi più che mai nella mia mente gli abbracci che non conoscono nazionalità o bandiera; le risate spensierate che hanno lo stesso suono in qualunque luogo del globo; il fiume di idee continuo, ispirante e travolgente che caratterizza la “new lost generation” come molti oggi definiscono erroneamente la mia generazione; la complicità che spesso necessita solo di uno sguardo e la diversità di lingua non può impedire; le lacrime accompagnate da volti tristi al momento dei saluti che hanno lo stesso sapore amaro a qualunque distanza dall’ equatore.
Uno dei ricordi più belli che porterò con me di questo viaggio sarà sicuramente la splendida sensazione di andare a letto a notte fonda stanca morta ma estremamente soddisfatta per poi addormentarmi con un sorriso stampato in volto e la mente piena di nuove idee e speranze, convinta che la “new lost generation”, UNITA, PUO’ TUTTO.